L’e-commerce in Italia: un motore per l’economia nazionale

Marzo-maggio 2020: +31% di acquisti online rispetto al 2019
Il 2020 non ce lo scorderemo per un bel po' di tempo, anche, e forse soprattutto, perché ha dato il via a dei trend e delle dinamiche che sembravano estremamente più lontane e per così dire "aliene" rispetto a quanto lo sono ora. Questo è il caso di concetti come lo smart-working, fino a pochi mesi fa termine sconosciuto e che sembrava appartenere solo a un’élite e che veniva principalmente usato negli Stati Uniti, o anche figure lavorative come social media manager, oppure app developer. Il fatto che il bimestre marzo-maggio del 2020 abbia visto un incremento del 31% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente non fa che confermare una tendenza sempre più netta: l’uomo è attratto e affascinato dalle tecnologie. Questo trend è visibile non soltanto nel mondo degli acquisti, bensì anche in quello dei servizi e quindi anche dell’intrattenimento online: sono disponibili sempre più ricche e fornite piattaforme di giochi da casinò in Italia, così come quelle per lo streaming di contenuti multimediali, dalla musica a film d’autore, fino ad arrivare ad applicazioni che risolvono problemi più o meno importanti della vita di tutti i giorni. Ormai, con lo stesso dispositivo si può fare di tutto: dall’avere una torcia al trovare un partner.
Tecnologie digitali: un bene per il consumatore e per l’economia secondo Menichelli
Secondo il Segretario generale Confartigianato imprese Macerata, il segreto della crescente tendenza in Italia nei confronti di servizi, prodotti e scambi digitalizzati è da ricercare nel maggiore accesso alla rete da parte dei cittadini. Difatti, il tasso di crescita delle piccole e medie imprese protagoniste nell’e-commerce è raddoppiato, arrivando al 19% e sono nate oltre 120.000 imprese attive nel commercio elettronico. Inoltre, in una recente analisi di mercato condotta a giugno 2020, è emerso che più della metà delle imprese intervistate ha ampliato i propri servizi, aprendosi al mondo digitale e addirittura ben il 29% dei tremila campioni analizzati ha introdotto uno strumento digitale laddove prima non ne aveva a disposizione. Il valore totale relativo al business dell’e-commerce in Italia è pari a quasi 335 miliardi di euro, numero che rappresenta il 19% del PIL della nostra nazione. Nel 2019 i prodotti maggiormente acquistati dagli italiani sono stati articoli sportivi e per la casa, con il 43,8% e il 38,7% seguiti da vicino da libri ed e-book, solo al quarto posto i dispositivi elettronici, con il 21%. Emerge quindi un’analisi e cioè che nel prossimo futuro l’economia italiana sarà fortemente basata sull’e-commerce e su tutto ciò che è legato alla digitalizzazione. Indubbiamente in particolare per le imprese si può realmente parlare di una doppia reputazione: quella nel mondo fisico e quella nel mondo reale. L’importanza di questa tendenza si può facilmente comprendere dall’utilizzo che sempre più italiani fanno del servizio di piattaforme di recensioni per ristoranti, beni e servizi.
Viene da sé che questa epoca che stiamo vivendo rappresenta una enorme opportunità in particolare per i giovani, i cosiddetti nativi digitali che si ritroveranno a vivere un mondo pieno di opportunità non soltanto per svago, divertimento, cultura e apprendimento, bensì anche per ciò che riguarda le prospettive occupazionali. Il futuro è assolutamente 4.0 e se ne stanno rendendo conto anche le piccole e medie imprese, da sempre il vero motore dell’Italia.

Questo è un articolo pubblicato il 09-09-2020 alle 12:38 sul giornale del 09 settembre 2020 - 14 letture
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