Non
possiamo che condividere e sostenere la battaglia che la Regione
Marche, e in particolare l\'Assessore ai trasporti Pietro Marcolini,
sta conducendo per far sì che il Governo centrale e Trenitalia
recedano dalle annunciate intenzioni di penalizzare il trasporto
ferroviario locale imponendo alla Regione un contratto di servizio a
costi insostenibili e proponendo, in alternativa, la riduzione del
servizi.
Non
si possono distruggere in questo modo anni di lavoro spesi per
rilanciare e rendere competitivo il trasporto su ferro rispetto alla
mobilità veicolare privata. In questi anni la Provincia di
Ascoli e la Regione Marche hanno condiviso un progetto e messo
insieme le energie proprio in questa direzione. Ponendo sul tavolo
argomenti forti come il bisogno di trasporto pubblico proveniente dai
cittadini, i due Enti hanno ottenuto importati risultati per la parte
meridionale del territorio marchigiano come l\'istituzione di due
nuove fermate degli Eurostar Bari - Milano e Milano - Taranto e
l\'istituzione di una nuova corsa da Ascoli ad Ancona. Senza
dimenticare la collaborazione stretta che ha portato al varo di un
programma di incentivi per l\'utilizzo del mezzo pubblico e di un
progetto, in corso di realizzazione, per riqualificare le stazioni
impresidiate. E poi il recente, grandissimo risultato, anch\'esso
frutto di una condivisione di obiettivi tra Regione e Provincia,
della destinazione dei fondi FAS all\'elettrificazione della linea
Ascoli - Porto d\'Ascoli e al sottopassaggio di Porto d\'Ascoli
sulla stessa linea. C\'è infine un progetto, su cui i due
Enti stanno lavorando da tempo insieme alla Start, perché
venga unificata la gestione delle reti di trasporto locale su gomma e
su ferro lungo la vallata del Tronto.
Dinanzi
a tanto impegno della Regione e della Provincia, Governo e Ferrovie
vorrebbero far ripiombare il trasporto pubblico locale in condizioni
di arretratezza. Non bastano dunque le penalizzazioni che abbiamo
subito e stiamo subendo in materia di infrastrutture, con una terza
corsia autostradale che si ferma a Pedaso senza alcuna alternativa in
vista, con una strada Mezzina ed altre opere, come ad esempio la
bretella di S. Benedetto, i cui tempi di realizzazione appaiono
lunghissimi. Devono infierire anche sul trasporto pubblico locale
che, con grande impegno e non pochi sacrifici, abbiamo rilanciato.
Se
anche dall\'annunciato incontro tra la Regione e il Ministro delle
Infrastrutture Matteoli non arriveranno novità, ci opporremo
anche noi, con ogni strumento a nostra disposizione, per impedire che
le politiche per migliorare la nostra qualità di vita siano
cancellate da pure logiche di cassa e, per coordinare ulteriori forme
di dissenso, convocheremo il Tavolo di consultazione sul trasporto
pubblico locale per far sì che la nostra protesta sia
condivisa da tutti coloro (Enti locali, società di trasporto,
sindacati, Università, associazioni di categoria del mondo
produttivo, consumatori, organizzazioni ambientaliste) che hanno
collaborato con noi in questi anni.