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comunicato stampa
La comunità montana replica al candidato a sindaco Castelli
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Facendo riferimento a quanto apparso nei giorni scorsi sulla stampa, il presidente della Comunità Montana di Camerino Luigi Gentilucci, esprime grande sconcerto in relazione a quanto dichiarato dal candidato sindaco di Ascoli, Guido Castelli, in merito alla situazione dell’Ateneo camerte e del suo distaccamento ascolano.
Castelli afferma “iniziamo a lavorare ad un ateneo ascolano o ad avere pari dignità con Camerino senza essere più una dependance” e progetta la costituzione di un nuovo ateneo a “medio-lungo termine”.
Stanti le affermazioni riportate, risulta chiarissimo che Castelli fa i classici “conti senza l’oste”! L’Università di Camerino, come è ben noto, ha alle sue spalle una storia plurisecolare che non può essere cancellata semplicemente perché la città di Ascoli aspira a possedere un proprio Ateneo.
La costituzione di sedi distaccate dell’Università di Camerino ha apportato notevoli benefici ad un territorio piuttosto vasto, ma ciò non significa che chi ha dimostrato tanta generosità debba poi venire penalizzato dalle mire espansionistiche altrui.
In tutto ciò, oltretutto, non si tengono in nessuna considerazione le esigenze e le aspirazioni del territorio di Camerino che è e rimane titolare dell’Università.
A questo punto, sarebbe opportuno che, abbandonando obsolete mire “colonialistiche”, il signor Castelli e quanti come lui, da diverse parti politiche, impostino le loro campagne elettorali sulle valorizzazioni delle peculiarità tradizionali del loro territorio anziché su quanto è stato costruito nella nostra realtà con l’impegno e l’abnegazione di intere generazioni.
Stanti le affermazioni riportate, risulta chiarissimo che Castelli fa i classici “conti senza l’oste”! L’Università di Camerino, come è ben noto, ha alle sue spalle una storia plurisecolare che non può essere cancellata semplicemente perché la città di Ascoli aspira a possedere un proprio Ateneo.
La costituzione di sedi distaccate dell’Università di Camerino ha apportato notevoli benefici ad un territorio piuttosto vasto, ma ciò non significa che chi ha dimostrato tanta generosità debba poi venire penalizzato dalle mire espansionistiche altrui.
In tutto ciò, oltretutto, non si tengono in nessuna considerazione le esigenze e le aspirazioni del territorio di Camerino che è e rimane titolare dell’Università.
A questo punto, sarebbe opportuno che, abbandonando obsolete mire “colonialistiche”, il signor Castelli e quanti come lui, da diverse parti politiche, impostino le loro campagne elettorali sulle valorizzazioni delle peculiarità tradizionali del loro territorio anziché su quanto è stato costruito nella nostra realtà con l’impegno e l’abnegazione di intere generazioni.

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