comunicato stampa
Sanità: nessun rischio chiusura per gli ospedali

“Riteniamo che ognuna delle cinque aree vaste della regione – spiega Mezzolani – debba avere un’organizzazione a rete delle strutture ospedaliere e territoriali presenti per garantire a tutti i marchigiani il diritto alla migliore assistenza sanitaria evitando allo stesso tempo sprechi e doppioni. A questo mira l’istituzione dell’Azienda Ospedaliera “Ospedali Riuniti Marche sud” la cui delibera è stata approvata all’unanimità dalla giunta regionale. Non c’è alcuna intenzione di chiudere una delle due strutture o di accorparle in un unico plesso. Azienda unica infatti non significa ospedale unico, ma accorpamento amministrativo: ci saranno un solo direttore generale e un solo direttore sanitario e amministrativo con un risparmio notevole nei costi di gestione. Una guida unica consentirà inoltre una differenziazione ed una integrazione dei servizi degli ospedali di Ascoli e San Benedetto al fine di ottenere un sistema di eccellenza per tutta l’area sud della Regione.
Il progetto – prosegue Mezzolani – sta all’interno degli indirizzi del piano sanitario ed è intenzione del governo regionale chiudere la partita entro l’anno. I giorni necessari per la stesura dell’atto aziendale sono 150. Per compiere la stessa operazione a Pesaro ne bastano 90 perché là, l’azienda ospedaliera esiste già, mentre ad Ascoli va costruita da zero. Procediamo quindi spediti sostenuti dalla piena condivisione dei professionisti, degli operatori e dei sindacati da noi rassicurati rispetto agli obiettivi e ai tempi. Ora – conclude l’assessore - tutti rivendicano la paternità del progetto, visto che la sua bontà non può essere messa in discussione, ma l’iniziativa è solo ed esclusivamente del governo regionale”. Per quanto riguarda gli investimenti per la implementazione dell’”Azienda Unica Marche Sud” all’interno dell’accordo di programma sottoscritto con il ministero della Salute e dell’Economia in data 18 marzo 2009 sono previsti nei due stralci circa 18 milioni di euro; per il terzo stralcio sono poi previsti circa 65 milioni di euro.
