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Pd: continua il tutti contro tutti
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Lettera minatoria al segretario provinciale Gionni. Fischi e urla della platea ieri nella sala dei Savi. \"2 luglio, the end\" e poi una croce, è il contenuto della lettera minatoria recapitata nello studio legale del segretario provinciale del Pd Mauro Gionni. A dieci giorni dalla sconfitta elettorale, le polemiche interne al Pd non si placano e la missiva anonima recapitata a Gionni, farebbe riferimento all\'assemblea provinciale del partito che dovrebbe, salvo rinvii, tenersi questa sera presso la sala del Piceno Consind.
Intanto ieri nella sala dei Savi al Palazzo dei Capitani, nel corso di un assemblea aperta anche alla cittadinanza, Antonio Canzian ha chiesto pubblicamente le dimissioni dei vertici provinciali del partito. Inoltre un sedicente gruppo di elettori di centro sinistra, ha distribuito ai presenti un volantino in cui non sono state risparmiate dure critiche ad alcuni dirigenti. \"Canzian ha dovuto sostenere una battaglia elettorale non prevista: quella per legittimare la sua candidatura contro la parte ostica del suo stesso partito. I responsabili di questo capolavoro, cioè i dirigenti provinciali del Pd, devono avere il buon gusto di dimettersi e lasciare spazio ad un libero dibattito congressuale.- conclude il volantino - Per quanto riguarda il maggior colpevole politico di tale capolavoro, occorre mettersi d\'accordo una volta per tutte: mai più un voto a Luciano Agostini\".
Nel corso dell\'incontro di ieri la platea della sala dei Savi, in più occasioni ha esternato la propria rabbia con fischi e urla di disapprovazione all\'indirizzo dei dirigenti. L\'assemblea provinciale del partito, a meno che non venga rinviata in attesa dell\'arrivo di qualche dirigente nazionale per tentare di stemperare gli animi, si preannuncia infuocata.

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