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comunicato stampa
Filiera della castagna e dei marroni: gli agricoltori in Garfagnana
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L’Assessorato provinciale all’Agricoltura e l\'associazione dei produttori e trasformatori delle castagne e marroni dei Monti della Laga e Monti Sibillini hanno avviato una serie di azioni e progettualità per costituire una vera e propria filiera dei due prodotti tipici.
L’obiettivo è riconoscere alla produzione della castagna e del marrone, anche mediante l’ottenimento della DOP, il grande ruolo nell’economia di montagna, nella tutela della biodiversità e nella conservazione di un patrimonio culturale inestimabile.
In tale prospettiva l’Assessore all’Agricoltura e Parchi Giuseppe Mariani ha incontrato gli amministratori comunali di Acquasanta Terme e Arquata ed i rappresentanti dei castanicoltori. Si è posta in evidenza la necessità di richiedere alla Regione informazioni riguardo l’ammissibilità dei Castagneti da frutto al finanziamento comunitario per l’indennità di superficie riconoscendo all’uso multifunzionale dei boschi una funzione di difesa del suolo dall’erosione e il dissesto idrogeologico. Si è anche parlato del problema della proliferazione degli animali selvatici come i cinghiali che, soprattutto nelle aree montane, rappresentano un grave problema per le persone e le produzioni. Si è così convenuto di intraprendere tutte le azioni necessarie all’ottenimento di autorizzazioni che assegnino alle squadre un aumento del numero degli abbattimenti e ad intervenire a protezione della colture agricole aziendali mediante la forma di controllo faunistico definito “autodifesa”.
Inoltre, grazie ad un progetto promosso dalla Federazione Interprovinciale Coltivatori Diretti delle Province di Ascoli Piceno e Fermo nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale, un gruppo di castanicoltori del Piceno hanno potuto visitare e conoscere da vicino la realtà della filiera del Castagno in Garfagnana nella provincia di Lucca. Il gruppo è stato accompagnato dall’Assessore Mariani che è stato accolto dall’Assessore all’Agricoltura della Provincia di Lucca, dal Presidente della Comunità Montana della Garfagnana e dal presidente dell’Associazione Castanicoltori della Garfagnana. I nostri agricoltori hanno potuto toccare con mano come da un prodotto povero come la Castagna si è potuto attivare una filiera che, dalla castagna essiccata porta all’ottenimento della farina di Neccio (castagna nel dialetto locale) DOP, ingrediente principale di una serie di prodotti che spaziano dai dolciumi (biscotti, torte….) alle tagliatelle essiccate, alla birra, alla crema, al liquore e da poco anche ad una specifica linea di dolci destinati ai celiaci che viene commercializzata direttamente nelle farmacie. L’occasione è stata propizia per scambiare tecniche di coltivazione e scoprire che in Garfagnana non c\'è una tradizione di marroni, non perché non ci fruttificano, ma perché con essi la farina non si mantiene come con le castagne e neppure ha quel sapore e profumo particolare. Si sono sviluppati quindi contatti per fornire i nostri preziosi “marroni”.
“È stata una esperienza positiva e una vera formazione sul campo - ha sottolineato l’Assessore Mariani - nella nostra provincia, vantiamo un prodotto di assoluta qualità come il Marrone, presente con diversi ecotipi locali di grande pregio, abbiamo anche le quantità oltre che la qualità e non riusciamo ancora a farlo decollare. Spero che l’aver visto che è possibile costruire una filiera produttiva sia di stimolo per i nostri produttori, da parte nostra c’è tutto l’impegno a sostenere questa produzione sia per il suo valore ma anche e soprattutto per mantenere vive le nostre montagne”.
In tale prospettiva l’Assessore all’Agricoltura e Parchi Giuseppe Mariani ha incontrato gli amministratori comunali di Acquasanta Terme e Arquata ed i rappresentanti dei castanicoltori. Si è posta in evidenza la necessità di richiedere alla Regione informazioni riguardo l’ammissibilità dei Castagneti da frutto al finanziamento comunitario per l’indennità di superficie riconoscendo all’uso multifunzionale dei boschi una funzione di difesa del suolo dall’erosione e il dissesto idrogeologico. Si è anche parlato del problema della proliferazione degli animali selvatici come i cinghiali che, soprattutto nelle aree montane, rappresentano un grave problema per le persone e le produzioni. Si è così convenuto di intraprendere tutte le azioni necessarie all’ottenimento di autorizzazioni che assegnino alle squadre un aumento del numero degli abbattimenti e ad intervenire a protezione della colture agricole aziendali mediante la forma di controllo faunistico definito “autodifesa”.
Inoltre, grazie ad un progetto promosso dalla Federazione Interprovinciale Coltivatori Diretti delle Province di Ascoli Piceno e Fermo nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale, un gruppo di castanicoltori del Piceno hanno potuto visitare e conoscere da vicino la realtà della filiera del Castagno in Garfagnana nella provincia di Lucca. Il gruppo è stato accompagnato dall’Assessore Mariani che è stato accolto dall’Assessore all’Agricoltura della Provincia di Lucca, dal Presidente della Comunità Montana della Garfagnana e dal presidente dell’Associazione Castanicoltori della Garfagnana. I nostri agricoltori hanno potuto toccare con mano come da un prodotto povero come la Castagna si è potuto attivare una filiera che, dalla castagna essiccata porta all’ottenimento della farina di Neccio (castagna nel dialetto locale) DOP, ingrediente principale di una serie di prodotti che spaziano dai dolciumi (biscotti, torte….) alle tagliatelle essiccate, alla birra, alla crema, al liquore e da poco anche ad una specifica linea di dolci destinati ai celiaci che viene commercializzata direttamente nelle farmacie. L’occasione è stata propizia per scambiare tecniche di coltivazione e scoprire che in Garfagnana non c\'è una tradizione di marroni, non perché non ci fruttificano, ma perché con essi la farina non si mantiene come con le castagne e neppure ha quel sapore e profumo particolare. Si sono sviluppati quindi contatti per fornire i nostri preziosi “marroni”.
“È stata una esperienza positiva e una vera formazione sul campo - ha sottolineato l’Assessore Mariani - nella nostra provincia, vantiamo un prodotto di assoluta qualità come il Marrone, presente con diversi ecotipi locali di grande pregio, abbiamo anche le quantità oltre che la qualità e non riusciamo ancora a farlo decollare. Spero che l’aver visto che è possibile costruire una filiera produttiva sia di stimolo per i nostri produttori, da parte nostra c’è tutto l’impegno a sostenere questa produzione sia per il suo valore ma anche e soprattutto per mantenere vive le nostre montagne”.
