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Giunta regionale, ecco le prime ipotesi. Delega al Piceno per Perazzoli?

Ed ora, via libera al toto-Giunta. Urne chiuse, centro-sinistra vittorioso, Spacca riconfermato Presidente: il prossimo step, come da tradizione, prevede le indiscrezioni e le ipotesi sul prossimo esecutivo regionale. Pochissime, per ora, le certezze. Nel corso dell'incontro con la stampa, martedì mattina, il governatore ha preferito non entrare nel merito, se non in termini generali. "Competenza e rappresentanza territoriale": questi, secondo il Presidente, i criteri che condizioneranno l'assegnazione delle deleghe e degli assessorati. Con ogni probabilità, però, ci sarà da attendere almeno un mese: la nuova legislatura inizierà ufficialmente a metà aprile, con la proclamazione di Spacca e la sua investitura ufficiale. Il nuovo Consiglio regionale inizierà i lavori alla fine del mese di aprile, con la nomina degli organi istituzionali. Per l'esecutivo, dunque, ci sarà da aspettare. Ma circolano già diverse ipotesi.
Il responso delle urne consentirà al Pd di diventare il perno della nuova maggioranza, ma anche l'Idv e l'Udc, forti del risultato ottenuto, potranno avanzare le loro rischieste.
Partito Democratico
Unica certezza, al momento, sembra essere la riconferma di Marcolini. Il "tecnico" (ma di area Pd) è stato nominato martedì da Spacca in conferenza stampa, e potrebbe tornare a fare l'assessore con deleghe alla finanza e al bilancio. Stefania Benatti, esclusa dal Consiglio regionale, potrebbe essere reintegrata nell'esecutivo, anche se la diretta interessata sembra intenzionata a declinare qualsiasi offerta: "Non so ancora nulla, ma se mi verrà fatta una proposta del genere dirò no. Non ho mai condiviso la logica del ripescaggio, si tratta di un principio che intendo onorare. Tornerò al mio lavoro fuori dalla politica". Riconferma probabile, invece, per l'ex vice di Spacca, Paolo Petrini, mentre l'ascolano Paolo Perazzoli potrebbe ricevere la delega al Piceno, che sarà riproposta anche per questa legislatura. Capitolo sanità: voci di corridoio vedrebbero riconfermato l'assessore uscente Almerino Mezzolani, ma potrebbe avere della chances anche il falconarese Luchetti (ex presidente della Commissione per la sanità). Riconferma vicina anche per Badiali, ex assessore al Lavoro. C'è poi il rebus legato a Palmiro Ucchielli, il segretario regionale del Pd, da molti considerato vicinissimo ad entrare in giunta, anche se il diretto interessato sembra voler prendere le distanze: "A me piace fare il regista, sono stato eletto segretario del partito solo 4 mesi fa. E comunque c'è ancora tempo".
Italia dei Valori
Lunedì pomeriggio, a spoglio ancora in corso, il successo dell'Idv prendeva sempre più corpo. E il leader regionale, David Favia, discutendo (informalmente) con i cronisti, invitava la coalizione a prendere atto del peso politico della sua formazione anche in sede di definizione di giunta. Traduzione: l'Italia dei Valori chiederà al presidente due assessorati. Uno di questi potrebbe essere la cultura, e la candidata numero uno per ricoprire il ruolo sembrerebbe essere Paola Giorgi. Che si dice pronta a rispondere, in caso di chiamata: "Sono felicissima di questo mio risultato. Mi hanno detto di queste voci che mi danno vicina all'assessorato alla cultura, io stessa le ho apprese dalla stampa. Sarò disponibile a mettere a disposizione della Giunta la mia professionalità e la mia competenza, se il presidente Spacca me lo chiederà". L'altra casella dell'esecutivo che potrebbe essere riempita dall'Idv sembra essere l'assessorato all'ambiente, ma se ne riparlerà nelle prossime settimane.
Unione di Centro
L'alleanza tra Pd, Idv ed Udc, celebrata come "laboratorio politico" nel corso della campagna elettorale, consentirà ai centristi di entrare nel nuovo governo regionale. Con che peso? Sarà da vedere. Di certo, all'Udc andrà l'assessorato alla famiglia ("è previsto nel programma e lo istituiremo", ha dichiarato Spacca". Possibile il "ripescaggio" di Luigi Viventi, che non è riuscito ad entrare in Consiglio. "Sono stato l'ideatore di questo accordo con la coalizione di centro-sinistra, ed il progetto ha funzionato - dichiara Viventi - se Spacca vorrà, sono disponibile a dare una mano". Ma lo stesso Viventi preferisce mettere subito le cose in chiaro: "Per il mio carattere, accetterei di entrare in Giunta solo in considerazione dell'ottimo risultato personale conseguito alle elezioni. Altrimenti, nel caso non avessi preso tutte le preferenze che ho invece avuto, avrei detto subito di no". Da valutare anche la posizione del segretario regionale Tonino Pettinari, battuto a Macerata dall'ex senatore Marconi, e del deputato Amedeo Ciccanti.
Alleanza per l'Italia, Alleanza Riformista, Verdi
I tre partiti minori della coalizione, rappresentati da un consigliere ciascuno (rispettivamente Latini, Pieroni e Cardogna), potrebbero restare fuori da un esecutivo che dovrebbe premiare solo i tre maggiori protagonisti della vittoria. Ma sono soltanto ipotesi. Per Dino Latini, ad esempio, si era parlato dell'assessorato all'agricoltura, ma il diretto interessato ha smentito con decisione le voci. Ad ogni modo, anche per i "piccoli" non sono da escludere sorprese. Non resta che aspettare.
