Alimentazione e panificazione, firmato il rinnovo del contratto nazionale di lavoro

Gilberto Gasparoni 2' di lettura 04/05/2010 - E’ la prima intesa dopo la firma dell’accordo sul nuovo modello contrattuale dell’artigianato; nelle Marche sono 2.900 le imprese con 9.000 addetti.



La Confartigianato Imprese delle province di Ascoli e Fermo esprime la propria soddisfazione per la recente conclusione del nuovo contratto di lavoro nazionale sottoscritto nei settori dell’alimentazione e della panificazione dalle Organizzazioni dell’artigianato e dai Sindacati dei lavoratori. Da un punto di vista economico l'accordo, che ha durata triennale, prevede un incremento retributivo mensile medio pari al 6,8% (95 euro al parametro medio) e l'avvio, a partire dall'1 gennaio 2011, di un fondo sanitario integrativo. Particolare attenzione viene dedicata al tema della flessibilità per l’utilizzo della manodopera con nuovi strumenti che regolano i contratti a termine e stagionali. “L’intesa – sottolinea il Vice Presidente di Confartigianato nazionale Giorgio Merletti – riveste un significato molto importante perché è la prima sottoscritta unitariamente dopo la firma dell'accordo interconfederale di rinnovo del modello contrattuale e sulla bilateralità nel settore dell'artigianato”.

Soddisfazione per la firma dell’accordo viene espressa anche dal Presidente di Confartigianato Alimentazione Giacomo Deon il quale ricorda che “con questo accordo si conferma l’impianto del nuovo modello contrattuale dell’artigianato e la valorizzazione della bilateralità”. Nonostante la congiuntura negativa, la qualità del cibo artigiano non conosce crisi: sulle tavole del fermano e picene trionfano specialità e prodotti tipici della nostra tradizione. Secondo le rilevazioni di Confartigianato, anche in un anno difficile come quello appena trascorso, il settore alimentare artigiano ha fatto registrate il record di nascite imprenditoriali. E anche nelle province di Fermo ed Ascoli nel 2009 si è verificato un dato positivo tra le aperture e le chiusure di aziende artigiane.

Un dato importante, afferma Gilberto Gasparoni di Confartigianato, che conferma l’ottima posizione, siamo al 5 posto in termini di crescita in Italia con + 1,8% di imprese e 2.875 aziende artigiane e circa 9.000 addetti nella regione; di questi circa 700 nelle province di Ascoli e Fermo con oltre 2.000 addetti. Le piccole imprese dunque tengono alta la bandiera del buon cibo e panificatori, gastronomie, pizzerie, rosticcerie, pasticcerie, produttori di pasta fresca, laboratori di cioccolato, norcinerie, attività di lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi, produttori di olio e di specialità lattiero -caseari, salumi, ma anche formaggi, dolci e conserve, gelaterie, torrefazioni, produttori di vini intendono resistere alla crisi e con sacrificio aggiornano anche gli stipendi dei propri dipendenti.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 04-05-2010 alle 16:42 sul giornale del 05 maggio 2010 - 813 letture

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