comunicato stampa
ANCI: dopo la crisi, il combattimento delle idee

L’obiettivo della due giorni è stato quello di far incontrare, discutere e far emergere proposte e soluzioni provenienti dalla realtà dei giovani attivi e presenti nei comuni italiani.
La Consulta nazionale dei giovani amministratori è la struttura dell’ANCI che riunisce la rete dei giovani amministratori attivi nei comuni italiani. Una realtà quantitativamente e qualitativamente importante che rappresenta circa 30.000 giovani ogni giorno impegnati nei nostri municipi.
A Taormina ANCI Giovane è partita proprio da questo: proporre, ascoltare e far confrontare le idee con l’obiettivo di far emergere quelle migliori, più funzionali; quelle utili a migliorare i comuni, il personale politico presente nelle amministrazioni e le loro proposte
A rappresentare il Comune di Ascoli Piceno c’erano i 5 consiglieri comunali under 35: Luca Cappelli, Mirko Petracci, Marco Fioravanti, Marco Cardinelli e Simone Matteucci.
I 5 giovani rappresentanti oltre ad essere il gruppo più numeroso dei Comuni presenti, e questo la dice lunga in quanto al rinnovo della classe politica locale, si sono anche distinti per le numerose proposte avviate in collaborazione con gli amministratori delle altre città d’Italia.
Tra i vari temi trattati si è discusso in maniera approfondita dei principi e dei criteri della riforma del Federalismo Fiscale, grazie ad un’attenta relazione del prof. Luca Antonini, vicepresidente Fondazione per La Sussidiarietà; sono stati affrontati anche argomenti come il bilancio dei comuni, il welfare locale e la buona governance, inoltre si è intervenuto in merito alle politiche europee, alla rete, all’innovazione, all’ambiente e si è discusso anche sulla forza quantitativa che il ricambio generazionale produce nei Comuni.
Il grande compito che hanno i giovani è dimostrare che esiste una buona amministrazione e riportare così fiducia nei confronti delle istituzioni, garantendo quella coesione necessaria per il buon funzionamento dello Stato.
I 5 giovani amministratori ascolani, al termine della due giorni siciliana, hanno detto che è stato un momento di aggregazione e di confronto con i territori di altre realtà italiane. “La riflessione che ci sentiamo di fare – hanno sostenuto - è che c’è una grande esigenza di rinnovamento della classe politica e dirigente che ha un gran bisogno di innovazione e dinamismo”.
