comunicato stampa
Blitz della Guardia di Finanza: scoperti 24 cinesi clandestini in due opifici

Ventiquattro cinesi clandestini ridotti in schiavitù da due connazionali, madre e figlio, sono stati scoperti dalla Guardia di Finanza di Ascoli Piceno durante un blitz notturno.
I lavoratori, impiegati 'in nero' sono stati trovati dalle Fiamme Gialle insieme al personale della Direzione provinciale del lavoro e dell’Azienda sanitaria regionale all'interno di un capannone adibito ad opificio, dove erano insediate due imprese, intenti a lavorare alle macchine da cucire.
Le condizioni della struttura stessa, d'igiene e sicurezza erano alquanto precarie, i locali sporchi con temperature soffocanti ed insetti e gli orari di lavoro massacranti. Pertanto i due titolari, H.Q.X., 43enne proprietaria di una delle due imprese, ed il figlio D.J., 21enne, proprietario dell'altra, sono stati denunciati con l'accusa di riduzione in schiavitù e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
I 24 cinesi, che durante il blitz hanno tentato la fuga passando sopra i tetti o cercato di nascondersi in alcuni carrelli avvolti nel cellophane per sembrare alcuni pacchi, sono stati individuati ed allontanati dal territorio nazionale. Alcuni, già espulsi dall'Italia, sono invece stati tratti in arresto.
Ulteriori indagini sui due titoli e sulla posizione fiscale dei due opifici sono ancora in corso.

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