CasaPound: 'Tagli Manuli? Tutto già scritto'

1' di lettura 31/10/2010 -

La Manuli ha deciso di mettere altri 20 lavoratori in mobilità, a poco più da un anno dalla riduzione dei due terzi del personale, accampando motivazioni che fanno sorridere i più.



"E' ormai chiaro che la Manuli odia Ascoli e l'Italia intera - spiega Giorgio Ferretti, responsabile provinciale di CasaPound - mentre l'azienda amplia le proprie filiali dell'est europeo e del mercato orientale, ad Ascoli si continuano a tagliare posti di lavoro".

"Ci rammarica il fatto che CasaPound avesse messo già in guardia da questa situazione più di anno fa - continua Ferretti - l'accordo farsa tra azienda e CGIL-CISL-UIL non comprendeva nessuna garanzia per il futuro dello stabilimento ascolano. Ed eccoci qua a commentare quello che gli addetti ai lavori sapevano da tempo: una riduzione progressiva del personale che porterà inevitabilmente all'ennesima chiusura nel territorio".

"Rendiamo grazie alla Manuli per l'amore dimostrato verso il territorio e verso gli incentivi statali incassati nel corso degli anni, rendiamo grazie ai sindacati confederali che ci avevano aspramente attaccato quando ci mostrammo contrari all'accordo e rendiamo grazie anche alle istituzioni e alla politica: incapaci di trovare risposte alle delocalizzazioni e soluzioni valide per i lavoratori - conclude ironicamente Ferretti, responsabile provinciale di CasaPound - con queste prospettive, il conto alla rovescia verso il baratro è già cominciato".






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 31-10-2010 alle 11:31 sul giornale del 02 novembre 2010 - 1013 letture

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