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comunicato stampa
Crisi, i sindacati di base proclamano lo sciopero generale

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Ottomila persone hanno perso il lavoro nella sola provincia di Ascoli negli ultimi tre anni. Le maggiori industrie come la Cartiera Ahlstrom, la Amcor, la Samp, la B&B Italia, la Novico hanno chiuso i battenti, mentre altre stanno riducendo drammaticamente la forza lavoro (Manuli: presto oltre 200 in mobilità) e altri si preparano a farlo (Pfizer).

Tutto questo mentre le promesse degli enti come le “zone franche” per il territorio non sono state rispettate, e la politica è immersa in un totale immobilismo. Per questi motivi, oltre che per le politiche governative di attacco al lavoro e ai diritti, l’USB e altri sindacati di base hanno proclamato per venerdi 11 marzo uno sciopero generale, al quale si spera aderiscano anche la CGIL e i lavoratori di tutti i settori.”Il Governo attacca il diritto al lavoro – dice Andrea Quaglietti, segretario regionale Marche per il settore privato – riduce le tasse per i ricchi, blocca i contratti pubblici, vuole eliminare il diritto allo sciopero e depotenziare scuola pubblica e servizi sociali.

Oltre a ciò – aggiunge – in un contesto di disoccupazione che aumenta paurosamente e quella giovanile è al 30 per cento, Confindustria e aziende vogliono anche eliminare il contratto nazionale e scegliersi i sindacati con cui trattare, delocalizzando ed estendendo il metodo Marchionne. Tutto ciò è inaccettabile, e per questo occorre reagire con forza, cominciando dallo sciopero generale dell’11 marzo.”

A Roma, USB, Slai cobas, Unicobas e Slater terranno una manifestazione venerdi mattina alle 9,30 in Piazza della Repubblica. L’Usb di Ascoli sta organizzando un pulman per tutti coloro che volessero partecipare al corteo nella capitale.