comunicato stampa
Il noto giornalista e scrittore Gian Antonio Stella ad Ascoli Piceno

Il noto giornalista e scrittore Gian Antonio Stella sarà ad Ascoli Piceno mercoledì 4 maggio per presentare “Vandali. L’assalto alle bellezze d’Italia”, il nuovo libro scritto insieme a Sergio Rizzo ed edito da Rizzoli. L’iniziativa è promossa dalla Libreria Rinascita, dal Coordinamento antidegrado e da Cittadinanzattiva.
Stella incontrerà alle ore 11 gli studenti del Liceo Scientifico per un confronto aperto sullo stato delle bellezze del nostro Paese. Alle ore 18, invece, l’editorialista del Corriere della Sera presenterà il suo nuovo lavoro, ai primi posti nelle classifiche di vendita, presso la Sala Scatasta di Piazza Roma.
“Le uniche ricchezze che abbiamo – spiega Stella nel libro - il paesaggio, i siti archeologici, i musei, i borghi medievali, la bellezza, sono sotto attacco. Un incubo culturale, un'angoscia economica. Eravamo i primi al mondo nel turismo: siamo precipitati per competitività al 28° posto. Una classe dirigente seria sarebbe allarmatissima. La nostra no. Anzi, la cattiva politica è tutta concentrata su se stessa. E si tiene stretti tutti i privilegi. Le sole auto blu costano due volte e mezzo l'intero stanziamento per i Beni culturali, dimezzato in 10 anni”.
Il libro di Stella e Rizzo, come nello stile degli autori, è ricco di esempi eclatanti: il tempio di Apollo a Selinunte ingabbiato per undici anni dalle impalcature perché nessuno le smonta; i mosaici di Pompei che si sgretolano mentre il commissario compra mille bottiglie di vino "pompeiano" da 55 euro e ne spende 103mila per censire 55 cani randagi; la tenuta agricola di Cavour tra le risaie vercellesi cannibalizzata dai teppisti; l'inestimabile villaggio preistorico di Nola affogato nell'acqua perché la pompa non funziona; un diffuso abusivismo che, di condono in condono, è salito a 4 milioni e mezzo di alloggi nei quali vivono undici milioni di italiani.
IL LIBRO Il tempio di Apollo a Selinunte ingabbiato per undici anni dalle impalcature perché nessuno le smonta. La campagna veneta di Palladio e del Giorgione "intossicata, sconquassata, rosicchiata, castrata", come dice il poeta Andrea Zanzotto, da un caos di villette, ipermercati e capannoni. I mosaici di Pompei che si sgretolano perché l'ultimo mosaicista è in pensione da un decennio mentre il commissario compra mille bottiglie di vino "pompeiano" da 55 euro e ne spende 103mila per censire 55 cani randagi. La tenuta agricola di Cavour tra le risaie vercellesi cannibalizzata dai teppisti. L'inestimabile villaggio preistorico di Nola affogato nell'acqua perché la pompa non funziona. La tracotanza di un abusivismo che, di condono in condono, è salito a 4 milioni e mezzo di alloggi nei quali vivono undici milioni di italiani. Le uniche ricchezze che abbiamo, il paesaggio, i siti archeologici, i musei, i borghi medievali, la bellezza, sono sotto attacco. Un incubo culturale, un'angoscia economica. Eravamo i primi al mondo nel turismo: siamo precipitati per competitività al 28° posto. E il portale italia.it, costato milioni di euro, è 184.594° fra i siti web più visitati del pianeta. Una classe dirigente seria sarebbe allarmatissima. La nostra no. Anzi, la cattiva politica è tutta concentrata su se stessa. E si tiene stretti tutti i privilegi. Le sole auto blu costano due volte e mezzo l'intero stanziamento per i Beni culturali, dimezzato in 10 anni. La serrata denuncia di uno scempio.
GIAN ANTONIO STELLA Originario di Asiago ma nato ad Asolo (Tv) nel 1953, Gian Antonio Stella vive la sua infanzia e la sua giovinezza a Vicenza, dove frequenta il liceo classico “A. Pigafetta”. La sua carriera di giornalista prende le mosse dal Corriere della Sera, al quale collabora in qualità di inviato ed editorialista sia nel Nord Est che a Roma. Ancora oggi scrive per il noto quotidiano sia di cronaca e costume che di politica ed economia. Il nome di Gian Antonio Stella è legato a numerosi premi giornalistici dei quali è stato insignito nel corso della sua brillante carriera: pensiamo all’E’, conferito da Montanelli, Biagi e Bocca, al Barzini, all’Ischia ed al premio per la saggistica Saint Vicent. Gian Antonio Stella è noto ai più per L’Orda. Quando gli albanesi eravamo noi, libro in cui nel 2003 l’autore racconta in modo vivido e ricco di testimonianze il fenomeno dell’emigrazione italiana, un fenomeno più vicino e recente di quanto si pensi eppure spesso dimenticato. Storie, aneddoti, documenti e testimonianze si avvicendano in questo libro volto a ricordarci che ciò che oggi accade ad altri popoli pochi anni fa accadeva a noi italiani. Il saggista ritorna sull’argomento nel 2004, con Odissee. Italiani sulle rotte del sogno e del dolore, e nel 2006, con La nave della Sila. Guida al museo narrante dell'emigrazione.
Molto interessante anche Schei. Dal boom alla rivolta: il mitico nordest, (2000) un’indagine sul miracolo economico del nordest, di come quest’area ed in particolare il Veneto si sia trasformata in pochi decenni da zona più povera d’Italia ad una delle più ricche. Sullo stesso filone si pone Chic. Viaggio tra gli italiani che hanno fatto i soldi, (2000) e Dio Po. Gli uomini che fecero la Padania, (1996). L’interesse per la narrativa prende forma nel 2005, con Il maestro magro, romanzo nel quale il Gian Antonio Stella dimostra buone capacità narrative ritornando ai temi a lui cari, quali l’Italia del dopoguerra ed il boom economico. Un’altra breve incursione nella narrativa si avrà nel 2007 con La bambina, il pugile, il canguro pubblicato dal Corriere Della Sera nell’ambito della collana Corti di Carta. Non mancano ad ogni modo i temi attuali: pensiamo a Lo spreco. Italia: come buttare via due milioni di miliardi (1998), a Tribù. Foto di gruppo con Cavaliere, uscito in due “puntate” successive, nel 2001 e nel 2005, ad Avanti popolo. Figure e figuri del nuovo potere italiano, del 2006, ed al vero e proprio best seller La Casta. Così i politici italiani sono diventati intoccabili, scritto a quattro mani con Sergio Rizzo, un’inchiesta giornalistica che ha toccato quota 1.200.000 copie vendute solamente nel 2007.

SHORT LINK:
https://vivere.me/kk9