Todisco: 'noi imprenditori abbiamo una soluzione contro la crisi: il suicidio'

2' di lettura 23/06/2011 -

Sono un giovane imprenditore della zona industriale di Ascoli che fatica ad andare avanti e che è stanco di leggere sui giornali e via Internet che le imprese chiudono i battenti e che, di conseguenza, il tasso della disoccupazione supera l'11% . Cito solo un dato agghiacciante: nel 2009 le imprese femminili nella Provincia di Ascoli erano 7351, mentre nel 2010 sono rimaste in 3826! In pratica, si tratta della metà.



Iniziavo a rassegnarmi a tutta questa deplorevole situazione, ma ora ho appena letto l'articolo del Presidente Merli del Consorzio industriale di Ascoli, il Consid, e quasi sono svenuto per il profondo senso di rabbia che ho provato. Ancora con questa storia dell'Agenzia per il rilancio industriale? Che vuol dire? Fare servizi per le imprese? Ma Merli non sa che soggetti simili, come Piceno Sviluppo, sono stati chiusi? Noi imprenditori ci rivolgiamo alle associazioni di imprese oppure alle società, che devono pur campare. Ora questa nuova Agenzia dovrebbe entrare in un settore che è già saturo? Non credo proprio che Confindustria e gli altri vorranno collaborare a questo progetto. E se non si tratta di servizi per le imprese, nel territorio ci sono già la Provincia e i Comuni che a loro volta hanno strutture o partecipano a società ed enti che potrebbero rilanciare l'economia. Basta che il personale sia preparato. Non ce n'è nessun bisogno di un'altra Agenzia. Per il rilancio industriale basta che gli enti già presenti si uniscano e si mettano a lavorare, ma veramente. Il Consid a cosa ci serve? Dalla lettura dei dati contabili, sembra che serva solo ad aumentare i debiti. Merli si vanta di non percepire l'indennità. Mi sembra assurdo: dovremmo elogiarlo perché porta avanti un ente che è solo un ostacolo per il territorio?

L'unica cosa utile del Consid è lo Sportello per le Imprese: lo affermo perché ho potuto verificare di persona. Al Comune di Ascoli non erano riusciti a darmi delle informazioni che ho trovato lì. Non so quanta gente ci lavori, ma sicuramente può trasferirsi in un altro ente, come lo stesso Comune di Ascoli. Uno Sportello non può mica giustificare la presenza di un Ente pubblico che succhia soldi e pone ostacoli insormontabili alle imprese, tenendole cosi' lontane da Ascoli. Se poi noi imprenditori già presenti vogliamo fare un misero ampliamento, dobbiamo pagare fior di soldi al Consid che, in cambio, ci dà strade distrutte e pali della luce spenti. No, grazie. Vivere ancora così è proprio un suicidio. Forse il suicidio potrebbe essere la soluzione per noi imprenditori di Ascoli...






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 23-06-2011 alle 16:20 sul giornale del 24 giugno 2011 - 1337 letture

In questo articolo si parla di attualità, ascoli piceno, imprenditore, Marco Todisco

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