UGL: nessun licenziamento alla Scandolara

UGL 2' di lettura 12/06/2013 - E’ difficile non mettere nel conto che la procedura di mobilità per 30 lavoratori aperta dalla Scandolara spa di Ascoli Piceno possa avere relazioni con il carattere del dott. Gussoni. Prima la richiesta di taglio di tutta la contrattazione aziendale consolidata, poi la strenua opposizione ai decreti ingiuntivi resi esecutivi dal giudice di Ascoli Piceno che ridavano ai lavoratori la parte economica che la Scandolara in maniera selvaggia aveva tagliato. Infine la strumentale apertura della procedura di mobilità per 30 lavoratori.

La Scandolara si compone di una divisione alluminio di 112 unità lavorative ed una divisione plastica di 87 unità. La Divisione toccata dalla procedura di mobilità è quella dell’alluminio ma l’organico della Divisione plastica viene continuamente aumentato con l’inserimento di lavoratori interinali. La Divisione alluminio dopo aver fatto ricorso ad un lungo periodo di CIGO , da marzo 2013 ha ripreso a produrre a pieno ritmo. In questo quadro complessivo di riferimento ne deduciamo plasticamente che se il Dott. Gussoni si comportasse più razionalmente avremmo la soluzione a portata di mano.

All’interno della fabbrica i lavoratori hanno dovuto difendersi, per sopravvivere, perché non potevano assolutamente accettare il taglio economico della Scandolara e rimettere indietro l’orologio di trenta anni; la RSU è stata sfiduciata dalla maggioranza dei lavoratori ed è stato subito aperto l’iter per il suo rinnovo. Questa procedura di mobilità è certamente anomala, ha più il carattere della strumentalità che l’indirizzo di un preciso piano industriale.

La UGL farà valutazioni oggettive, depurerà la procedura da tutte le variabili che non rientrano nel contenuto industriale dell’operazione. Rifiutiamo l’assunto che il superamento della crisi, senz’altro gravissima, passi attraverso il taglio dei salari dei lavoratori; non soltanto errata, miope e ingiusta è questa lettura ma porterebbe ad un ribaltamento delle responsabilità e ad un aggravamento della recessione economica per caduta di domanda.

Oggi, è inutile che lo neghiamo, rischiamo il non governo del conflitto ed il disfacimento della coesione sociale. La UGL dice chiaramente agli imprenditori che se c’è da fare un patto tra produttori per rilanciare il tessuto industriale, motore dello sviluppo economico e liberare aziende e lavoratori da oneri fiscali ed oneri indiretti. Noi ci stiamo e lo si faccia in trasparenza. Ma il Dott. Gussoni sta scegliendo un’altra strada.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 12-06-2013 alle 17:40 sul giornale del 13 giugno 2013 - 985 letture

In questo articolo si parla di lavoro, sindacati, mobilità, lavoratori, imprenditori, licenziamenti, ugl, Contratti, scandolara, alluminio, Gussoni

Licenza Creative Commons L'indirizzo breve è https://vivere.me/Oa1





logoEV
logoEV