San Benedetto: sigilli all'hotel dei vip ad Alghero, arrestato un 66enne di Acquasanta Terme

Guardia di finanza 1' di lettura 06/08/2013 - Nella mattinata di martedì 6 agosto, la Guardia di Finanza di Sassari ha apposto i sigilli al celebre Hotel Capo di Caccia di Alghero. Nell'ambito delle indagini per bancarotta è stato arrestato a San Benedetto del Tronto, Giovanni Marocchi, 66enne originario di Acquasanta Terme.

Secondo le indagini Marocchi avrebbe causato insieme con altre quattro persone la bancarotta delle società 'Capo Caccia Resort srl' e 'Roden srl' che gestivano il celebre albergo sardo, meta di diversi personaggi del mondo dello spettacolo che nel 1977 ha ospitato una scena del film di James Bond 'La spia che mi amava' con Sean Connery.

Marocchi ed altre tre persone sono finite in manette, mentre il commercialista che avrebbe falsificato lo stato patrimoniale delle società per ottenere dei finanziamenti dalle banche, è stato interdetto dalle attività professionali.

Le cinque persone avrebbero inoltre sottratto beni mobili e immobili alle società che gestivano l'Hotel Capo di Caccia per inserirli nel capitale di altre società a loro riconducibili.

Oltre all'albergo le Fiamme Gialle hanno posto sotto sequestro anche conti bancari, appartamenti e un capannone industriale per un valore complessivo di 8 milioni di euro.

Il danno nei confronti delle società e dell'Erario è stato stimato intorno ai 15 milioni di euro.


di Marco Pettinelli
redazione@vivereascoli.it
 





Questo è un articolo pubblicato il 06-08-2013 alle 15:50 sul giornale del 07 agosto 2013 - 976 letture

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