Haemonetics: UGL incontra Confindustria sulla procedura di mobilità per la chiusura dello stabilimento di Ascoli

2' di lettura 28/08/2013 - E’ un tavolo bifronte, quello organizzato nella giornata di mercoledì 28 agosto in Confindustria. Da una parte la UGL a rivendicare con determinazione il piano A, la ripartenza dell’azienda sotto altra ragione sociale che ne consenta il recupero produttivo ed occupazionale, dall’altra parte la Haemonetics con il piano B di chiusura dello stabilimento ed in cerca di un accordo che punti al ridimensionamento del contenzioso giuridico e ad una sua uscita veloce dall’ascolano.

La Haemonetics mantiene grossi interessi con il sistema sanitario italiano. Non può chiudere l’unico stabilimento produttivo che ha in Italia, quello di Ascoli Piceno, mandare a casa 185 lavoratori e uscire via velocemente liberandosi da tutte le sue responsabilità.

Le distanze ci sono tutte e sono nette, ma si è deciso di continuare il dialogo; è stato fissato un prossimo incontro per Martedì 10/09 alle ore 9,00 sempre in Confindustria.

Un cammino accidentato. Soltanto l’inserimento di una cordata di coraggiosi imprenditori disponibili ad una ripartenza dell’azienda, potrebbe sciogliere i difficili nodi sul tappeto ed aprire positive strade per un accordo con la Haemonetics.

Haemonetics ha riferito che allo stato attuale non esistono ipotesi concrete che consentano il subentro di nuovi imprenditori, anche in considerazione della attuale difficile situazione economica e del particolare contesto locale.

L'azienda ha ribadito in ogni caso la possibilità di valutare eventuali offerte. L'azienda ha inoltre manifestato la propria disponibilità a trovare con tutte le OOSS un accordo basato sul ricorso a 1 o 2 anni di CIGS e a un incentivo economico ai lavoratori a fronte della rinuncia ai contenziosi in corso.

Lunedì 02/09 ci sarà in fabbrica, dalle ore 10,00 alle ore 12,00 un'assemblea generale dei lavoratori. Verranno programmate iniziative e manifestazioni per sollecitare le istituzioni a difendere con grande determinazione il territorio.

Sbaglia in pieno chi pensa di poter dare ai lavoratori Haemonetics il contentino della CIGS e poi lasciarli nella riserva indiana della disoccupazione. Le maestranze della Haemonetics sono giovani, hanno bisogno di lavoro e futuro; il tradimento della Haemonetics che prima ha comprato lo stabilimento dalla Pall e dopo un anno le manda tutte a casa, non è assolutamente digeribile.

La Haemonetics deve assumersi le sue responsabilità e partecipare attivamente per il passaggio dello stabilimento ascolano ad un’altra cordata di imprenditori per riprendere produzione ed occupazione.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 28-08-2013 alle 17:05 sul giornale del 29 agosto 2013 - 1412 letture

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