Offida: dopo l'accoltellamento il sindaco Lucciarini De Vincenzi difende la tradizione del 'Bove Finto'

Di seguito quanto pubblicato attraverso il proprio profilo Facebook qualche ora dopo il tragico fatto:
"Dopo tanti anni la manifestazione più caratteristica e coinvolgente del Carnevale Storico Offidano, torna, purtroppo, ad essere contesto di un episodio drammatico e fuori storia. Nell'augurarci che le "vittime", di un atto così idiota e da condannare, possano rimettersi al più presto, ed augurandoci che la giustizia dia seguito a rigidi interventi di adeguata repressione, ritengo doveroso rappresentare l'amarezza di tutta la comunità offidana che si ritrova desolata di fronte alla notizia di un episodio che nulla ha a che vedere con lo spirito goliardico, patriottico ed amichevole di uno dei carnevali più straordinari del mondo.
Non avrei più scritto alcun post fino a martedì prossimo e non avrei mai immaginato di trovarmi nella condizione di vivere indirettamente, invece, ancora una vicenda che non ha nulla di sensato, serio e giustificabile, tra l'altro nella contingenza storica che stiamo vivendo.
Dopo tanto tempo salutiamo questa giornata così importante per noi offidani con un velo di marcata tristezza ed immensa, intima, amarezza."
Nella giornata di sabato invece, intenzionato a far chiarezza sull'accaduto, ha aggiunto:
"Offida e gli offidani non hanno nulla a che vedere con episodi incresciosi e fortunatamente isolati: non si può mettere al bando una manifestazione spontanea e di popolo che ha, nella sua tradizione, la forza della storia di un popolo che ama la vita e valorizza la forma dello "stare insieme". Quello che è avvenuto ci fa tornare indietro nel tempo di venti anni: una vergogna che suscita amarezza negli offidani, rischiando di comprometterne la spontanea accoglienza, tratto distintivo che fa parte di noi, messa a dura prova da vicende come quella verificatasi ieri che coinvolgono giovani delinquenti che pensano alla giornata del Bove Finto come ad un campo di battaglia per regolamento di conti.
Nonostante il drammatico e delinquenziale episodio la giornata di ieri ha visto il divertimento di migliaia e migliaia di persone; ridurla ad una "giornata di sangue" è irrispettoso, non solo per la nostra storia, ma per tutta quella gente che, invece, ogni anno, sempre di più, riesce a cogliere lo spirito dell'evento offidano più atteso dell'anno. Che non provi nessuno a mettere in dubbio le nostre tradizioni perché sono troppo forti rispetto ad assurde strumentalizzazioni che, artatamente, vengono promosse e propagandate.
Ringrazio la celerità con cui il Prefetto Patrizi di Ascoli Piceno, sempre attenta alla sorveglianza del territorio, stamattina ha convocato il tavolo tecnico di ordine e sicurezza per rafforzare la presenza delle forze dell'ordine nella giornata del martedì Grasso."
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Questo è un articolo pubblicato il 01-03-2014 alle 17:58 sul giornale del 03 marzo 2014 - 1531 letture
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