Ugl: 'Cresce la preoccupazione dei lavoratori alla Plalam'

Oggi le cose stanno rapidamente deteriorandosi; i crediti dei lavoratori rimangono non pagati e la fabbrica produce un solo giorno la settimana; segnali che inquietano maggiormente.
Una fabbrica che produce un giorno la settimana ed è in concordato, ha una sola chiave di lettura: la chiusura. abbiamo cercato Pasquale Robbiati, il proprietario della Plalam, è indispensabile incontrarlo subito; che ci chiarisca cosa bolle veramente in pentola, quale è il futuro della fabbrica Ascolana; però non si fa vivo anche se abbiamo già avvertito la sua segretaria.
La Ugl constata sulla questione Plalam uno strano silenzio; quasi un’indicazione a non disturbare il manovratore, ma il manovratore sta cercando di salvarsi buttando a mare la Divisione Plalam ed i lavoratori di Ascoli Piceno.
La Ugl è già mobilitata per scongiurare questo pericolo ed evitare una possibile chiusura dello stabilimento ascolano.
Abbiamo proclamato lo stato di agitazione alla Plalam; Robbiati venga velocemente ad Ascoli e ci convinca che sta lavorando per la salvaguardia produttiva dello stabilimento Ascolano.
Oggi, purtroppo, noi abbiamo un’idea del tutto diversa.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 19-05-2014 alle 12:34 sul giornale del 21 maggio 2014 - 1823 letture
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