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Disastro aereo: i corpi trovati sarebbero maschili. La scatola nera non è integra

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Mentre proseguono le ricerche dei corpi dei due piloti ancora dispersi, si è messa in moto la macchina delle indagini sul disastro aereo che ha colpito le colline intorno Venarotta.

La scatola nera ritrovata nel pomeriggio di giovedì 21 agosto non sarebbe integra, il che ne comprometterebbe il contenuto. Una doccia fredda per gli inquirenti, visto che dai dati al suo interno si sarebbe potuto avere qualche indizio più specifico sulle cause dell'incidente. Il dispositivo sarà comunque esaminato da tecnici esperti per provare a recuperare qualche informazione.

La Procura di Ascoli, che procede con le indagini per il reato di omicidio colposo e per disastro aereo colposo, sta acquisendo altro materiale da analizzare.

Comunicazioni radio, piani di volo, tracciati radar e frammenti di aereo sono già stati raccolti per essere esaminati. I magistrati ascolani si stanno muovendo al massimo della celerità per far luce su uno dei fatti più drammatici che ha colpito il territorio negli ultimi 10 anni, ma la sensazone è che ci vorrà molto tempo per scoprire la verità su quei drammatici istanti.

Per quanto riguarda i piloti, continuano le ricerche su ogni centimetro di bosco. Col passare delle ore, però, prende corpo l'ipotesi che i corpi mancanti possano non essere mai ritrovati. Le operazioni sono coordinate dai Vigili del Fuoco che, insieme alle forze di Polizia, al corpo Forestale e all'Aeronautica Militare, stanno lavorando a pieno regime, giorno e notte, con 250 unità impegnate sul territorio.

I due cadaveri rinvenuti a Casamurana, invece, si trovano al Mazzoni di Ascoli e verranno sottoposti all'esame del DNA per accertarne l'identità. Si ipotizza che quelli rinvenuti, siano i resti del capitano Alessandro Dotto e del capitano Giuseppe Palminteri.