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Scontro Tornado: c'è il pericolo inquinamento a preoccupare gli abitanti della zona

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Dopo il ritrovamento del terzo corpo, che sembrerebbe appartenere ad un uomo, le ricerche procedono con la consapevolezza che è soltanto questione di tempo prima di dare il triste annuncio del quarto ed ultimo cadavere. L'attenzione si sposta ora su altri temi. Uno dei più caldi, è quello che riguarda l'inquinamento delle zone colpite.

La grande dispersione di carburante in seguito allo scontro ha non solo provocato gli incendi, ma si teme che abbia anche penetrato in profondità la terra sulla quale crescono i rigogliosi boschi dei Monti della Laga. I danni ambientali sono ancora da quantificare, tuttavia la loro portata sarà da stabilire anche in relazione al fatto che quella in questione è un'area protetta e pertanto la loro gravità sarà sicuramente maggiore.

Inoltre, gli abitanti della zona temono che i due Tornado avessero al loro interno qualche meccanismo ad alimentazione nucleare, il che esporrebbe la popolazione ed il territorio ad un pericolo di radiazioni. L'Aeronautica fa sapere che i caccia non avevano al loro interno nessun tipo di congegno radiottivo e che, sotto questo profilo, i cittadini di Olibra, Gimigliano, Venarotta, Casamurana e Tronzano possono stare tranquilli.

Per quanto riguarda i danni, al momento la domanda che preme coloro che sono stati danneggiati dallo schianto è unanime: chi paga? Anche se i danni ai cittadini sono ridotti, rimangono da quantificare quelli ai boschi e all'agricoltura. Ai microfoni di Rai News 24, il presidente della Provincia Piero Celani ha fatto sapere che, per quanto possibile, saranno gli enti locali a coprire le perdite economiche. Tuttavia, se le cifre e le richieste saranno eccessive, si dovrà ricorrere all'aiuto dello Stato.

Anche per questi motivi, la vicenda di questo drammatico incidente aereo sembra lontana dal vedere una fine.

Foto, Mario Calisti