Confindustria Marche: Bruno Bucciarelli è il nuovo presidente

Confindustria 5' di lettura 08/05/2015 - Bruno Bucciarelli è il nuovo presidente di Confindustria Marche. Bucciarelli, già presidente della territoriale di Ascoli Piceno, succede a Nando Ottavi che ha guidato l'organizzazione nell'ultimo triennio, in un momento così delicato per l'economia nazionale e regionale.

Nel discorso pronunciato da Bucciarelli davanti alla Giunta che lo aveva appena eletto, il primo ringraziamento è andato a Nando Ottavi per il prezioso e costante lavoro svolto alla guida di Confindustria Marche. Sono stati toccati molti argomenti: quattro quelli più importanti che promettono di caratterizzare la sua presidenza.

1) IL RUOLO SOCIALE DELL'IMPRESA
"Siamo tutti coscienti del momento che stiamo attraversando e degli sforzi che ognuno di noi sta sostenendo in ragione anche del ruolo che l’impresa riveste nelle dinamiche della coesione economica e sociale di questa regione.
Il periodo di crisi che abbiamo attraversato ha profondamente mutato la nostra base associativa, molte imprese stanno ancora soffrendo, altre hanno già intrapreso la via della ripresa, molte hanno in atto processi complessi di riconversione, stringendo nuove alleanze, affrontando nuove sfide, per reagire in modo proattivo alla nuova competitività. Fondamentale per tutti è l'apertura ai nuovi mercati e l'internazionalizzazione, che va perseguita insieme alla innovazione e ricerca. Le risorse umane sono fondamentali per la crescita delle imprese ed i giovani rappresentano risorse preziose su cui investire. Per le piccole imprese stringere alleanze, promuovere reti ed aggregazioni per rafforzarsi e competere diventa strategico.
Solo tenendo sempre in considerazione il contesto in cui operiamo e le esigenze che emergono dalle imprese, spesso in modo latente, potremo operare come un sistema dinamico, efficiente ed efficace.
Identità, rappresentanza e servizi sono i capisaldi della nostra Organizzazione che lavora - non solo per il bene dei propri associati, ma per dare un futuro migliore al nostro Paese".

2) ESPRESSIONE DEL MONDO DELLE PICCOLE AZIENDE
"Credo che questa mia elezione sia anche una grande testimonianza della vitalità del sistema e della sua forza di saper includere tutte le imprese e tutti i diversi settori. La mia è un'azienda del terziario cresciuta nel tempo anche grazie al confronto e la collaborazione con tante grandi imprese. Venendo al mio ruolo dentro questo sistema ho iniziato la mia fattiva collaborazione in Confindustria di Ascoli Piceno nel 2002 quando sono stato eletto a Presidente della Sezione del terziario Innovativo, quindi nel 2005 quale Presidente del Comitato Piccola Industria riconfermato per un ulteriore triennio, e quindi la prima elezione a Presidente di Confindustria Ascoli Piceno avvenuta nel 2009 con la riconferma nel 2013. Ho quindi maturato, credo, esperienza utile per comprendere da una parte l'importanza del ruolo di Confindustria verso l'esterno e al tempo stesso il funzionamento degli organi e delle strutture, puntando ad una maggiore sburocratizzazione".

3) LA LOBBY REGIONALE
"E' indispensabile rafforzare la rappresentanza e la lobby regionale, in cui dobbiamo riuscire a parlare sempre "con una voce sola, forte ed autorevole", pur nel rispetto dei ruoli di ciascuno.
Proprio in questi giorni, a ridosso delle elezioni regionali, abbiamo presentato un documento ai candidati Presidenti, in cui abbiamo raccolto le esigenze e le priorità per il rilancio del nostro sistema produttivo. E' forte in noi la consapevolezza che ora più che mai le Marche si trovano ad un bivio: o riusciamo a riprendere la crescita ed avvicinarci di nuovo alle regioni più competitive, o rischiamo invece un pericoloso declino. Il nostro principale interlocutore la Regione, sta subendo anch'essa una modifica istituzionale, stanno cambiando le funzioni con il Titolo V della Costituzione, le Province scompariranno, le risorse saranno sempre più limitate per il contenimento della finanza pubblica, la Sanità continua ad assorbire la gran parte del Bilancio regionale, le risorse per lo sviluppo saranno sostanzialmente quelle europee. Tutto ciò imporrà alle Istituzioni scelte molto selettive e al sistema Confindustria la capacità di orientare le risposte in rapporto alle esigenze delle imprese, motore di sviluppo economico e sociale. Il testo del documento - “ Il momento cruciale per tornare a crescere” Idee e proposte per il nuovo Governo Regionale, sarà anche la base di partenza per il confronto con la Regione".

4) UN PRESIDENTE PER PORTARE A TERMINE LA RIFORMA DI CONFINDUSTRIA
"La riforma del Sistema Confindustriale ha avviato nei vari territori percorsi diversi per perseguire gli obiettivi indicati, al fine di migliorare l'efficacia del nostro sistema , con una maggiore razionalizzazione e riduzione dei costi.
Come Presidente di una Territoriale ho lavorato negli ultimi anni con i colleghi per trovare, in modo condiviso, "una rotta giusta per le Marche"- permettetemi di utilizzare un linguaggio a me caro, spesso " navigando contro vento".
Per la riforma abbiamo scelto l'obiettivo più ambizioso: pervenire , dopo un periodo di sperimentazione a statuti invariati, ad una unica Associazione Territoriale a perimetro regionale, in grado di assorbire in sé tutte le funzioni delle varie componenti del sistema, continuando a garantire la presenza sul territorio, al fine di assicurare una sempre maggiore vicinanza alle imprese associate, soprattutto le piccole che rappresentano la gran parte del nostro tessuto produttivo.Il percorso non sarà semplice, ne siamo tutti consapevoli, ma sappiamo anche di dover lavorare per il raggiungimento di questo importante obiettivo, per il quale ci siamo dati delle scadenze e sul quale sta lavorando il board dei direttori con le indicazioni politiche dei Presidenti".






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 08-05-2015 alle 19:06 sul giornale del 09 maggio 2015 - 731 letture

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