Pensioni e reversibilità: la Uil non ci sta, ecco le linee di azione future

3' di lettura 18/03/2016 - Il 14 marzo si è riunito il Comitato Direttivo della UIL Pensionati di Ascoli Piceno e Fermo. Ai lavori hanno partecipato Graziano Fioretti segretario Regionale UIL e Andrea Marini segretario regionale UILP

Nella relazione introduttiva Francesco Fabiani, segretario, ha evidenziato come questo Governo continua a operare scelte sbagliate che penalizzano i pensionati.
È una linea di politica economica tesa a trasferire gran parte del debito pubblico italiano dallo Stato alle famiglie con l’obiettivo di fare cassa sulle pensioni penalizzando i pensionati e le persone anziane.

Da ultima l’intenzione sulle pensioni di reversibilità che rappresenta un nuovo attacco al sistema previdenziale. È pertanto necessario separare l’assistenza dalla previdenza.

È una misura assistenziale e va finanziata con la fiscalità generale, non è una prestazione previdenziale. Oltre al dissenso la UILP è pronta ad attuare iniziative di mobilitazione per contrastare questa scelta scellerata.

Fabiani ha ricordato come invece sia necessario colpire l’evasione fiscale e contributiva, che costa al nostro Paese circa 130 miliardi di euro l’anno, gli sprechi e i
privilegi. E’ qui che bisogna agire non colpire i più deboli, coloro che già hanno pensioni basse, persone incolpevoli ed anziane.
Fabiani ha ricordato come nel recente protocollo firmato da Spi, Fnp, Uilp e l’Inps si sia costituito un tavolo tecnico per verificare l’incidenza della spesa assistenziale sulle pensioni.

La UILP vista l’esiguità degli assegni, chiede la rivalutazione delle pensioni, a partire dalle minime, che dovrebbero corrispondere all’effettivo aumento del costo della vita. Solo con una maggiore capacità di spesa si possono rilanciare i consumi interni, fondamentali per una vera ripresa economica e occupazionale.
Per la UILP il Governo deve ridurre la pressione fiscale sui pensionati ed erogare il bonus degli 80 euro.

Se l’inflazione dovesse tornasse a crescere sarà drammatico poiché oltre il 40% dei pensionati ha pensioni sotto ai mille euro mensili lordi.
Tante sono le persone anziane che vivono sole (tante donne) e di questa vera emergenza non si tiene conto nelle politiche fiscali e sociali.

La UILP denuncia come tanti anziani stanno riducendo la prevenzione e le cure, a causa di ticket sempre più elevati, delle liste di attesa e del peggioramento dei servizi socio-sanitari.

Sono fenomeni negativi con conseguenze sulla qualità di vita, sulla morbilità e sulla mortalità. Dopo il blocco totale della rivalutazione delle pensioni di importo superiore a tre volte il minimo del Governo Monti e la sentenza della Corte Costituzionale che lo hadichiarato illegittimo; il Governo Renzi ha adottato una misura, che non rispetta la sentenza della Corte, non ripristina il diritto e restituisce – neppure a tutti – solo una parte di quanto indebitamente sottratto.

Per questo come Uilp, con la Uil, nei mesi scorsi, abbiamo fatto ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo, poichè la scelta del Governo Renzi è in contrasto con la Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Siamo convinti di avere ragione e che la Corte di Strasburgo lo affermerà.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 18-03-2016 alle 18:05 sul giornale del 19 marzo 2016 - 1505 letture

In questo articolo si parla di lavoro, sindacati, ascoli piceno, uil pensionati

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