comunicato stampa
Sisma, Fiori (Forza Italia): "Da un lato si proroga emergenza, dall'altro si chiedono le tasse"

L’economia locale e le imprese dei Comuni terremotati delle 4 Regioni dell'Italia centrale sono in una crisi drammatica. E in questa situazione dal 16 dicembre si dovranno ricominciare a pagare tasse e tributi. E chi non ha i soldi potrà fare un mutuo con delle banche convenzionate.
Purtroppo non è uno scherzo. Questo è il contenuto assurdo di una lettera spedita ai sindaci delle quattro regioni colpite dal terremoto, dall’On. Paola De Micheli, commissario straordinario per la ricostruzione, in cui si invitano i primi cittadini ad informare le imprese locali sul fatto che queste debbono ricominciare a versare i tributi. Si tratta di una decisione vergognosa.
Il Commissario ed il Governo, non si rendono conto che gli imprenditori non sono in grado di produrre, di originare redditi e profitti e pagare le tasse. Questa decisione dimostra, ancora una volta, l’incapacità di comprendere i bisogni e le esigenze dei cittadini, delle imprese, degli artigiani e dei professionisti colpiti dal Sisma. Da un lato, in modo assolutamente contraddittorio si proroga lo stato di emergenza per questi territori ammettendo di fatto che il ritorno a qualche forma di normalità è assai lontano nel tempo e servono ancora misure emergenziali d'altro si chiede a chi ha perso in molti casi tutti i propri investimenti, frutto del sacrificio del lavoro di una vita, di ricominciare a pagare le tasse. Il Governo ascolti davvero i Sindaci, tutti i Sindaci dei diversi schieramenti politici, e riceverà una proposta sola: quella almeno di prorogare il termine della sospensione dei tributi e di creare davvero e con urgenza le condizioni per cui l'economia di queste terre possa ripartire.
Le repliche di qualche esponente del PD alla vicenda vergognosa del pagamento dei tributi per i cittadini colpiti dal terremoto del centro Italia sono frutto di scarsa memoria e disinformazione. I cittadini e gli imprenditori abruzzesi hanno iniziato a pagare i tributi, a rate e in maniera ridotta (40%) a partire dal gennaio 2012 (legge di stabilità n. 183 del 2011) cioè 2 anni e 8 mesi dopo il sisma. E dopo che lo Stato aveva provveduto a ridare una casa a tutti, sgomberato le macerie, riavviato le attività produttive, riaperto le scuole. Ora a 15 mesi dal terremoto del centro Italia si vogliono far pagare le tasse con i territori in piena emergenza, migliaia di tonnellate di macerie nei luoghi dei crolli, nessun segno di ripresa economica e ancora oltre 30 mila sfollati. I cittadini sapranno valutare e giudicare.

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