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comunicato stampa
Popolo della famiglia: azioni Regione Marche insufficienti a combattere la piaga di 30 mila disoccupati

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I provvedimenti messi in campo dalla Regione Marche come le borse lavoro, i tirocini pagati in ritardo e altre forme di ammortizzatori sociali, sono insufficienti per il ricollocamento di 30 mila disoccupati dell'Ascolano che da 10 anni attendono risposte.

Lo afferma Andrea Quaglietti, referente per il movimento del "Popolo della Famiglia" che ha seguito oggi i lavori del consiglio regionale ad Ancona, insieme ad una folta delegazione del comitato dei Disoccupati Piceni e dell'Associazione Lavoro. In Assemblea, all'ordine del giorno proprio la discussione sulla situazione drammatica dei senza lavoro del Piceno, che sono quasi la metà del totale regionale delle Marche ( 78 mila).

I disoccupati organizzati , già da mesi avevano chiesto risposte alla Regione in relazione ai loro problemi e quelli di molte migliaia di singoli, nuclei familiari , giovani e residenti dell'Ascolano, un comprensorio interessato da una crisi industriale e occupazionale senza precedenti nella storia. " Quello che hanno detto oggi nella seduta gli assessori Casini, Bravi e Bora - sostiene Quaglietti - non fa che confermare una mancanza di progettualità seria e di lungo periodo nell'affrontare uno scenario locale fortemente deteriorato, dove molti non riescono a sopravvivere in maniera dignitosa.

Non bastano le borse lavoro per pochi soggetti a 500 euro lordi al mese per campare una famiglia, e tantomeno servono per far cambiare rotta al territorio. Così come non bastano i 120 posti di lavoro promessi nell'ambito dell'Area di crisi complessa, che peraltro nessuno ha ancora visto, per modificare la situazione attuale e ricollocare 30 mila persone che non hanno reddito e vivono in estrema poverta.

Occorre portare con urgenza sul piano nazionale e governativo l'emergenza della quadro sociale locale, senza ritardi e senza nuovi e inutili provvedimenti tampone che non risolvono nulla". Il Popolo della Famiglia, anche sulla scorta di incontri con imprenditori del territori promossi nella recente campagna elettorale, si impegnerà per far incontrare la domanda e l'offerta di lavoro presenti nella zona, e soprattutto per far conoscere la drammaticità della situazione picena in ambito centrale.


da Il Popolo della Famiglia

   

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