Unieuro licenzia i 3 lavoratori che non si sono presentati a Gela e Portogruaro. UGL: "Atto di macelleria sociale"

1' di lettura 20/08/2019 - Un cattivo intermezzo di ferragosto per i 3 lavoratori licenziati dalla Unieuro. La loro colpa è di non essersi presentati a lavoro, 2 a Gela ed 1 a Portogruaro dove erano stati trasferiti dopo la chiusura del punto vendita Città delle Stelle di Ascoli Piceno.

Dopo la contestazione di assenza ingiustificata è scattato il licenziamento; non c'era posto in nessun punto vendita Unieuro nelle Marche, nè in Abruzzo; ma soltanto alle 2 estremità del territorio italiano a Gela ed a Portogruaro, così ha sentenziato la Unieuro; poi con un comando di trasferimento dall'oggi al domani.

Una iniziativa aziendale cinica, inumana, di macelleria sociale; un trasferimento che di fatto era già un licenziamento.

La UGL è rimasta basita da questa crudezza della Unieuro; abbiamo tentato in tutti i modi ed anche con i dati alla mano di dimostrare che i lavoratori potevano essere implementati dentro la stessa provincia di Ascoli Piceno; i 3 punti vendita Unieuro di Ascoli Piceno (Oasi) Porto d'Ascoli e Grottammare hanno una carenza strutturale di organico; l'accumulo di monte ore tra ferie, permessi, riduzione di orario non goduti, in capo ad ogni lavoratore rende compatibilissimo l'innesto dei 3 lavoratori dentro l'ambito provinciale. Abbiamo sbattuto sul lato oscuro della Unieuro; una insensibilità sociale che è affiorata prepotentemente a disarticolare bruscamente la sua seducente comunicazione commerciale.

I lavoratori presenteranno ricorso al giudice del lavoro di Ascoli Piceno e chiederanno di essere reintegrati. Ci sono tutte le condizioni giuridiche perché vengano sanzionate palesi violazioni di diritti a garanzia del lavoro.

La UGL confida in un rapido ripristino di diritti calpestati e nel reintegro dei lavoratori in Unieuro.










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