Operazione Marche “In-sicure”, mancata protezione dei dati personali nello screening di massa anti covid-19. Ruggeri (M5S): “La risposta di Saltamartini ci delude”

L’assessore in effetti conferma che ASUR, responsabile del trattamento dei dati, ha dovuto denunciare l’accaduto alla Polizia Giudiziaria, che sta indagando, e segnalare al Garante della Privacy la violazione delle misure di protezione dei dati sensibili, come previsto in questi casi dal Regolamento U.E. 2016/679 sul trattamento dei dati personali (G.D.P.R.).
<<La risposta di Saltamartini è sfuggente e ci delude, perché del tutto inadeguata alla gravità dei fatti>> prosegue la Ruggeri. <<L’assessore non ci dice se il pacchetto informatico, che ci risulta essere costato ben 256.000 euro, si sia rivelato sicuro o meno ai fini della protezione dei dati personali. Non ci dice se sono state effettuate le opportune verifiche prima della sua applicazione in un’operazione che ha coinvolto i dati sensibili sulla salute di 83.000 persone. E non ci dice quali provvedimenti sono stati presi successivamente ai fatti denunciati nell’articolo de “Il Manifesto”, pur ammettendo che l’ASUR, nei giorni immediatamente successivi, ha dovuto adottare “nuove misure di sicurezza”>>.
<<Non ci rimane – conclude Ruggeri - che attendere l’esito delle indagini penali, e quello della interrogazione al Senato della Repubblica che hanno presentato i parlamentari del Movimento 5 Stelle>>.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 26-01-2021 alle 18:39 sul giornale del 27 gennaio 2021 - 177 letture
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